Non esistono parole al mondo che non siano state già scritte, all'Alba dei Tempi.......PAROLE SCOLPITE negli anfratti più profondi del cuore della Terra, nelle pieghe più morbide e levigate dell'intero universo, tra le radici della natura o tra i voli di ali celesti. Solo lo scrittore, come saggio e vecchio geografo, le sa cercare, comprendere e disegnare in pagine di eterna memoria......

I miei libri

lunedì 20 ottobre 2014

Beato Rolando Maria Rivi, il martire bambino


Rolando Maria Rivi, nasce a San Valentino, frazione di Castellarano (Reggio Emilia) il 7 gennaio del 1931 in una famiglia profondamente cattolica. All’inizio di ottobre del 1942, terminate le scuole elementari, entra nel Seminario di Marola (Carpineti, Reggio Emilia) e vi rimane fino al 1944, perché, in seguito all'occupazione tedesca del paese, fu costretto a ritornare a casa. Continuò però a sentirsi seminarista e a indossare l'abito talare, nonostante il parere contrario dei genitori preoccupati per i gesti di odio antireligioso diffusi nella zona.  Il 10 aprile 1945 un gruppo di partigiani comunisti lo rapì. Mentre i genitori si recavano a lavorare nei campi, Rolando prese i libri e si allontanò, come al solito, per studiare in un boschetto, lì lo sorpresero i partigiani che gli tolsero la talare e lo torturarono. Rimase tre giorni loro prigioniero, subendo offese e violenze; poi lo condannarono a morte. Lo condussero in un bosco, presso Piane di Monchio (Modena), gli fecero scavare la sua fossa, fu fatto inginocchiare sul bordo e gli spararono due colpi di rivoltella, una al cuore e una alla fronte. Poi, della sua nera e immacolata talare, ne fecero un pallone da prendere a calci. Era venerdì 13 aprile 1945. Il suo corpo venne trovato quattro giorni dopo; aveva il volto coperto di lividi, il corpo martoriato e due ferite da arma da fuoco.
«Domani un prete di meno» questa la motivazione che venne data dal commissario politico della formazione partigiana garibaldina che uccise nel 1945 il seminarista Rolando Rivi di appena 14 anni.
"Beato Rolando Maria Rivi. Il martire bambino", il libro di Andrea Zambrano
"Beato Rolando Maria Rivi. Il martire bambino", il libro di Andrea Zambrano
 
 

Da allora la vicenda di Rolando Rivi è stata relegata in un ingiustificato oblio e la sua uccisione archiviata dalla vulgata come un delitto privato, fino a quando, dopo molti anni, la sua tomba è diventata meta di pellegrinaggi ed una guarigione miracolosa ne ha riportato in primo piano il martirio. Il 28 marzo 2013, ad appena sette anni dall'apertura della causa di beatificazione, papa Francesco ne ha riconosciuto il martirio in odium fidei. Il 5 ottobre 2013 Rolando Maria Rivi viene proclamato beato della Chiesa. Il suo sacrificio apre uno squarcio sui delitti del Triangolo della morte, che hanno avuto come vittime preti e religiosi in vista di un'imminente rivoluzione comunista.
 
 Il libro di Andrea Zambrano, edizioni Imprimatur,  affronta la storia di Rolando raccontando, documenti e testimonianze inedite alla mano, il pesante clima in cui il giovane seminarista si trovò a vivere e a testimoniare la sua fede. Un clima che il Pci e la vulgata resistenziale continuarono ad inquinare nonostante tre sentenze di un tribunale italiano che sancirono come Rolando non fosse una spia dei nazifascisti, ma venne ucciso per l'adesione alla sua fede in Cristo. Il lavoro di Zambrano cerca anche di dare risposte a quelle domande, spesso scomode, che hanno attanagliato la Chiesa reggiana che ha compiuto un lungo cammino di catarsi per accettare questo martirio e promuoverlo anche nel culto pubblico, lasciandosi alle spalle anni di compromessi nel nome della riconciliazione e un diffuso sentimento di disinteresse, se non di ostilità dettata da disinformazione e depistaggi, nei confronti del giovane martire. (Walter Santi su http://www.lanuovabq.it/)

mercoledì 8 ottobre 2014

Guida (politicamente scorretta) all'islam e alle crociate

 
Tutto (o quasi) ciò che sapete sull'Islam e le Crociate è falso perché la gran parte dei testi scolastici e dei libri di storia più diffusi sono scritti da accademici e da apologeti dell'Islam che giustificano le loro teorie e scelte con "fatti" storici mistificati. Ma non temete: Robert Spencer nel suo libro GUIDA (politicamente scorretta) ALL'ISLAM E ALLE CROCIATE - Ed. LINDAU, rifiuta i miti popolari e rivela aspetti della storia che non vi insegneranno a scuola né ascolterete mai al telegiornale della sera. L'autore coinvolge i lettori in un viaggio incalzante e politicamente scorretto alla scoperta della dottrina islamica e della storia delle Crociate. Un viaggio da cui trarre tutte le informazioni che occorrono per comprendere la reale natura del conflitto globale che l'Occidente, oggi, si trova ad affrontare.
 
 L'autore ci dona un chiarimento sull'argomento scrivendo: "Non ho concepito questo libro né come un'introduzione generale alla religione islamica né come un esaustivo resoconto storico sulle Crociate. Piuttosto, mi propongo di analizzare una serie di affermazioni sull'Islam e sulle Crociate tanto tendenziose quanto popolari. Con la speranza di rendere il discorso pubblico un po' più vicino alla verità."
 
L''autore è un esperto di storia dell'Islam e del terrorismo islamico, argomenti sui quali ha scritto diversi libri e la cui diffusione e popolarità, soprattutto in America e nel Regno Unito, gli sono costati minacce di morte, per cui vive sotto protezione in una località segreta.
 
Qui un bell'articolo di Rino Cammilleri su Islam e Crociate