Non esistono parole al mondo che non siano state già scritte, all'Alba dei Tempi.......PAROLE SCOLPITE negli anfratti più profondi del cuore della Terra, nelle pieghe più morbide e levigate dell'intero universo, tra le radici della natura o tra i voli di ali celesti. Solo lo scrittore, come saggio e vecchio geografo, le sa cercare, comprendere e disegnare in pagine di eterna memoria......

I miei libri

mercoledì 30 ottobre 2013

Una lacrima mi ha salvato

Una lacrima mi ha salvata! E' questa la coinvolgente storia  di Angéle Leiby, raccontata in questo libro. Angéle è una donna francese di Strasburgo, il 14 luglio del 2009, in seguito ad una forte emicrania, viene portata in ospedale, di lì a pochissimo le sue condizioni precipitano, non riesce a parlare bene, fa fatica a respirare, diventa cieca, fino ad arrivare al coma. I medici decidono di intubarla e preparano il marito e la figlia al peggio:  Angèle non si risveglierà mai più. Ma questo è solo ciò che si vede. In realtà, Angèle sente tutto, sebbene – come racconta oggi – non riesca a vedere nulla, se non il buio, però riesce a sentire ed a capire tutto ciò che succede intorno a lei in quella stanza d'ospedale. Capisce di essere attaccata ad una macchina e di essere alimentata tramite un sondino, ma soprattutto comprende che i medici la danno per spacciata. Dopo tre giorni di coma in cui il suo corpo subisce continui peggioramenti, il 17 luglio un medico consiglia al marito di iniziare a contattare le pompe funebri.
Angèle sente tutto. Cerca di urlare, ma la sua è una voce muta. Si accorge che il marito le tiene la mano, ma non ha forza per fare alcun cenno. I medici si fanno sempre più insistenti col marito. Ormai la situazione è disperata, “occorre staccare la spina”, ma il marito e la figlia si oppongono e Angèle, cosciente di tutto recita il Padre Nostro. Il 25 luglio, anniversario del suo matrimonio, entra nella sua stanza la figlia Cathy che le rivela di aspettare il terzo figlio e che desidererebbe tanto che la nonna potesse almeno vederlo. È a quel punto che accade l’inaspettato. Dagli occhi di Angèle sgorga una lacrima. Una sola lacrima che consente alla figlia di avvertire i dottori. Poi il movimento di un mignolo. In quel corpo immobile c’è vita! Finalmente i medici compiono studi più approfonditi e fanno diagnosi di sindrome di Bickerstaff una encefalite troncoencefalica che permetterà ad Angèle di ottenere tutte le cure necessarie per guarire completamente dopo un periodo lungo e faticoso. Il 30 gennaio 2010 può tornare finalmente a casa.

lunedì 21 ottobre 2013

Un cuore per la nuova Europa

 
Il volume, realizzato dall’Istituto Storico dell'Insorgenza (qui) in collaborazione con la Fondazione D'Ettoris di Crotone, comprende due saggi: il primo, di Oscar Sanguinetti, descrive la vita dell'ultimo imperatore asburgico sotto un profilo più personale e privato, attingendo quasi totalmente alla Positio super virtutibus, ossia al compendio delle testimonianze del processo di beatificazione. L'altro, di cui è autore il professor Musajo Somma della Cattolica di Milano affronta il quadro storico della guerra mondiale e della finis Austriae, attingendo alla miglior letteratura storica disponibile oggi, anche in lingua non italiana. Il volume, illustrato, è corredato da una intervista con il postulatore della causa, avvocato Andrea Ambrosi, da una cronologia e da un'ampia bibliografia. Tratto da www.identitanazionale.it
Marco Invernizzi, storico del movimento cattolico italiano, nella Prefazione sottolinea che la beatificazione del sovrano tiene conto non solo del suo ruolo di marito e padre esemplare, di cristiano devoto in tutte le circostanze difficili della sua esistenza, ma anche del modo in cui ha esercitato le funzioni inerenti al suo rilevante ruolo pubblico. Invernizzi invita l’Italia che entra in Europa a guardare come a un modello all’«imperatore santo», fautore di un non facile federalismo e sostenitore di una politica dell’integrazione, realistica e anti-ideologica, che non fece in tempo a realizzare. Tratto da www.totustuus.it


giovedì 3 ottobre 2013

Il gusto della vita

«Fare il parroco, stare in mezzo alla gente, per me è stata una grande lezione.
Mi si è svegliato il senso dello stupore. E mi sono convinto che l’uomo è una meraviglia».
«Io non misuro mai i miei anni, per me è sempre tutto nuovo.
La vita è bella a dieci anni come a cento se concepita come slancio verso il futuro e non come fardello da portare sulle spalle».
«Da quasi centenario continuo a celebrare la speranza».
Il Cardinale Ersilio Tonini ci ha lasciati da poco tempo ma in questo suo ultimo libro, scritto all'età di  98 anni, ci lascia un grande e vivida eredità: l'amore e lo stupore per la vita. La sua esperienza di vita, raccontata a quattro mani in queste pagine, attraversa quasi un secolo di storia italiana e incrocia le vicende di papi, capi di stato e grandi personalità, ma anche di tanta gente comune, affascinata dalla sua capacità di parlare al cuore con semplicità evangelica. Qui si racconta, a cuore aperto gettando uno sguardo da pastore e padre sull’Italia di ieri e di oggi svelando i segreti di una vita vissuta con entusiasmo contagioso, un entusiasmo che non si è mai spento lungo il corso dei suoi innumerevoli anni. Da queste pagine emerge tutta intera la splendida personalità del Cardinale, forgiata da due sante persone, la madre Celestina ed il padre Cesare, che con il loro virtuoso esempio lo hanno cresciuto nella gioia e nella e gratitudine a Dio per il dono della vita e della fede.
E' un libro da leggere per recuperare il vero senso della vita, dell'amore, del dolore e della morte.