Non esistono parole al mondo che non siano state già scritte, all'Alba dei Tempi.......PAROLE SCOLPITE negli anfratti più profondi del cuore della Terra, nelle pieghe più morbide e levigate dell'intero universo, tra le radici della natura o tra i voli di ali celesti. Solo lo scrittore, come saggio e vecchio geografo, le sa cercare, comprendere e disegnare in pagine di eterna memoria......

I miei libri

lunedì 4 luglio 2016

CONCEIVED IN LIBERTY



“CONCEIVED IN LIBERTY”
la contro-rivoluzione americana del 1776
autore Beniamino Di Martino

L’indipendenza delle colonie americane proclamata il 4 luglio 1776 è uno dei più grandi eventi della storia degli ultimi secoli. Esso rappresenta il perfezionamento della rottura tra la ricerca della libertà simboleggiata dall’approdo dei pellegrini del Mayflower sul Nuovo Mondo e il vortice ideologico a cui si auto-condannava il Vecchio Continente. I popoli delle colonie avevano, poi, potuto prosperare grazie al modo con cui la politica assolutista della madrepatria trascurò il controllo nei nuovi insediamenti: un “salutare oblio” da parte del governo che dimostra come lo sviluppo sia assicurato dall’intraprendenza individuale quando questa è libera dal gravame della politica. La resistenza a questo peso tirannico, manifestato dall’imposizione fiscale, è la cifra per intendere la forza che una società composta da uomini liberi è in grado di esprimere. Il rispetto per le libertà individuali e la difesa della proprietà privata, infatti, hanno contrassegnato, per l’America, un cammino di benessere e progresso, un cammino da cui l’Europa nel 1789 volle ulteriormente allontanarsi.   
 
 
"Gli Stati Uniti, illustra bene don Di Martino, furono l’effetto di una guerra d’indipendenza (una “guerra civile” all’interno dell’impero britannico) e non di una rivoluzione. Non ebbero nulla a che spartire con lo spirito giacobino che invece travolgerà la Francia. L’idea di governo che ne sorse fu agli antipodi dell’idea di Stato nata dalla Rivoluzione Francese. Se e quando i suoi dibattiti furono interessati dalla cultura illuministica, l’influenza fu più “d’ambiente” che d’ideologia (si è più figli del proprio tempo che dei propri padri, dice il pensatore cattolico colombiano Nicolás Gómez Dávila [1913-1994]).
Le sue dinamiche si svolsero certamente dentro il retaggio della rivoluzione protestante (e questo, nell’epoca coloniale, comportò anche la persecuzione di certi cattolici), ma ciò significa che furono anche una “guerra civile” fra protestanti (....)
 
"L’indipedenza dalla Gran Bretagna non fu lo scopo della rivolta dei coloni nordamericana, ma divenne il mezzo estremo concreto per ri-stabilire il primo principio non negoziabile: che la libertà è un diritto inalienabile dell’essere umano e tale perché conferito da Dio attraverso la creazione di una natura umana inalterabile (sono parole della Dichiarazione d’indipendenza del 1776), un diritto che precede qualsiasi costruzione o logica umana e che non è riducibile da alcun potere, Stato, forza.
È stato per effetto di questa nascita eccezionale che la Chiesa Cattolica è potuta diventare il sale della Terra americana. Il mondo nato dalla Rivoluzione Francese ha voluto invece affermare il contrario, facendo dell’uomo uno strumento fungibile dello Stato e del potere qualunque esso sia."
 
MARCO RESPINTI SU lanuovabq.it

2 commenti:

  1. No conozco este libro así que lo anotó. Sin duda, será interesante.
    Un beso

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  2. No conozco este libro así que lo anotó. Sin duda, será interesante.
    Un beso

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