Da un'autrice che ama gli scrittori inglesi Tolkien e Lewis cosa mi sarei dovuta aspettare se non un'intervista fatta davanti ad un'ottima tazza di tè e per giunta affumicato? Come voi sapete io amo molto il tè, non di meno leggere i libri di Tolkien e Lewis (ed anche quelli della nostra scrittrice, ovviamente!), che di tè se ne intendevano, sapete anche che mi piace molto leggere il genere epico, fantasy come dicono Oltreoceano, dunque la piacevolissima chiacchierata, pensata apposta per voi, per farvi conoscere una scrittrice famosa, del genere epico appunto, mi ha suscitato emozione ed un profondo senso di stima e di gratitudine. Ringrazio Silvana De Mari che mi onora della sua amicizia e che mi ha dato la possibilità di poter condividere con voi, cari lettori, un momento intenso e davvero speciale. Così, sprofondata in una comoda poltrona di pelle scura, in una accogliente e raccolta stanza che sa di famiglia e di condivisione e dove domina una fornitissima libreria, avvolta dal profumo penetrante e dal sapore robusto del tè affumicato, impressionata dalla bellezza della casa immersa nella quiete della collina, ancora avviluppata nel gelo dell'inverno, con una serie di semplici domande, inizia la nostra conversazione:
1- Domanda:
Silvana, la cosa che sempre mi incuriosisce sapere di uno scrittore o di un artista in genere è come nasce, come si forma e perché inizia a scrivere.
Risposta:
Il mio desiderio di scrivere è nato quando ero bambina, a causa dei trasferimenti per il lavoro di mio padre, ogni due tre anni cambiavo città, quindi ero sempre sola, ero sempre senza amici, non conoscevo nessuno ed i libri invece erano degli amici che erano sempre presenti, quindi in quel periodo ho cominciato a sognare anch'io di essere un raccontatore di storie.
2- Domanda:
Le tue storie ed i tuoi personaggi invece come prendono forma?
Risposta:
In genere mi vengono sempre in mente nel momento in cui sto leggendo o studiando di storia, io sono un appassionato di storia, in particolare di storia del XX secolo e mentre leggo mi viene in mente la possibilità di trasportare le stesse linee di quello che sto leggendo in un'ambientazione fantastica, così da poterne parlare ma restando su un piano di leggerezza.
3- Domanda:
Le tue storie nascono dalle tue letture, ma ti ispirano anche i fatti della vita quotidiana?
Risposta:
Anche cose di vita quotidiana, su questo c'è il grosso vantaggio di essere medico, per cui persone vengono a raccontarmi la loro storia.
4- Domanda:
Sei credente, anche se da non molto tempo, quanto incide adesso la fede nei tuoi racconti e nei tuoi personaggi?
Risposta:
Incide molto! Adesso ho una fede manifesta, io sono stata atea dell'età di 11 anni all'età di 50 anni, più o meno, poi c'è stato un rientro molto lento e progressivo, ma credo che incida in quello che possiamo definire, mettendolo tra virgolette, il 'lieto fine', dico mettendolo tra virgolette perché a volte un personaggio molto importante, un personaggio amato, addirittura il personaggio principale muore, ma muore comunque nella luce, con una morte che ha un senso, con una morte che spalanca l'ingresso al bene nella storia, che spalanca lui l'ingresso nell'eternità.
5- Domanda:
Quindi i tuoi personaggi vogliono consegnare un messaggio a tutti coloro che ti leggono?
Risposta:
Certo, questa era l'idea! Il messaggio è soprattutto quello del valore della vita ma anche il messaggio del valore della morte.
6- Domanda:
Prima della tua conversione ciò che raccontavi poteva rappresentare per te un rifugio, un sognare ad occhi aperti la vita di stabilità che non avevi, visto che viaggiavi molto? Cosa desideravi trasmettere?
Risposta:
No, ho sempre voluto trasmettere lo stesso messaggio, quindi credo che fosse una specie di fede inconscia ma che cominciava a saltar fuori. Il mio libro più ferocemente e sicuramente anticlericale ed anti ecclesiale è 'Il cavaliere, la stella, la morte e il diavolo' che raccoglie i miei vecchi racconti, chi l'ha letto si renderà conto che c'è proprio la tipica rappresentazione, l'inquisizione ecc...., ma anche lì, c'è un racconto 'L'ultimo esame' di un padre disperato per la morte del figlio e questo racconto è stato inserito in una tesi di laurea in teologia sulla presenza in letteratura dello Spirito Santo che entra nella storia. Affianco ad autori molto alti, era stato messo anche questo racconto di questo padre disperato, un uomo ateo che, ad un certo punto, addirittura in questa sua disperazione bestemmia, ma che alla fine del racconto dice la frase: "Prima o poi riuscirò a ringraziare Dio di avermi dato Stefano".
7- Domanda:
Quale dei tuoi personaggi pensi ti assomigli di più o ti piace di più rispetto ad altri?
Risposta:
Il personaggio che mi assomiglia è Rosalba, di lei io non ho evidentemente la sua fisicità, lei è un'atleta, almeno nella prima parte della sua vita, io ho i suoi stessi scatti di collera, che qualche volta mi portano anche ad essere ingiusta. Il personaggio che ho amato di più invece è sempre stato Rankstrail, ma adesso è stato sostituito da Arduin. Arduin è l'Orco che combatte per gli uomini, contrariamente a Rankstrail che un'etica ce l'ha, perché gliel'han data sua madre e l'uomo che gli ha fatto da padre, Arduin anche l'etica se la deve costruire da zero.
8- Domanda:
La tua fede ritrovata, che però custodivi dentro di te, nel tuo cuore seppur inconsapevolmente, pensi ti abbia dato qualcosa di più, uno stimolo in più per scrivere le tue storie, confrontandoti con l'esempio di altri scrittori cattolici?
Risposta:
Sicuramente! Con Tolkien col 'Signore degli Anelli', anche con 'Le cronache di Narnia' di Lewis, anche lui ex-ateo che racconta la sua conversione in un libro dal titolo bellissimo 'Sorpreso dalla gioia'.
Penso che sia fondamentale, in maniera da avere chiare le idee, che la vita non è un ammasso casuale di atomi, dove un dolore inutile si rincorre con la disperazione, ma che tutto avvenga all'interno di una creazione. Una creazione dove è stata data la libertà di fare il male, quindi esiste il male ed esiste il dolore, perché se il male ed il dolore non esistessero non potrebbe esistere la libertà, ma è tutto all'interno di uno sguardo e dove la morte quindi non è la fine ma è il passaggio all'eternità.
9- Domanda:
Parlando di libri che autori preferisci leggere e che ti possano essere utili come fonte d'ispirazione?
9- Domanda:
Parlando di libri che autori preferisci leggere e che ti possano essere utili come fonte d'ispirazione?
Risposta:
Ovviamente Tolkien, Dante, Manzoni, mi rendo conto che sono tutti cattolici, molto anche Guareschi da cui ho preso l'ironia e Chesterton.
10- Domanda (Questa più che una domanda è un piccolo vezzo di donna curiosa, perdonatemelo!):
10- Domanda (Questa più che una domanda è un piccolo vezzo di donna curiosa, perdonatemelo!):
La tua famiglia ti supporta nel tuo lavoro?
Risposta:
La mia famiglia mi sopporta e questo vuol dire supportarmi!
11- Domanda:
Siamo alla fine della nostra chiacchierata, desideri aggiungere qualcosa?
11- Domanda:
Siamo alla fine della nostra chiacchierata, desideri aggiungere qualcosa?
Risposta:
Sono usciti due libri 'Arduin il rinnegato' che è un libro molto bello, ma che sconsiglio al di sotto dei 13 anni perché è estremamente violento; invece una storia più mite e graziosa che è 'La nuova dinastia', ma sono ambedue storie di formazione di due persone che devono combattere oltretutto soli contro tutti, combattere contro la propria gente pur di fare il bene, quindi ci sono delle linee di similitudine e sono due libri che amo molto.
12- Domanda (Questa più che una domanda è una richiesta):
Un messaggio per i lettori del mio blog?
Un messaggio per i lettori del mio blog?
Risposta:
Non abbiate paura perché siamo sotto lo sguardo di Dio!
Todo un placer disfrutar de esta entrevista.
RispondiEliminaFelicidades.
Un beso
.... y tu eres una lectora muy fiel.....Te agradezco mucho!
RispondiEliminaUn beso